Prime Esperienze
la signora a pagamento
di servio1234
08.02.2018 |
18.560 |
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In preda all'emozione per la insolita situazione eseguo l'ordine facendo esplodere eiaculandomi sul petto l'ospite non previsto che una volta finito..."
"Ti aspetto domani mattina schiavo."
Ho risposto ad un annuncio dove una Padrona cercava uno schiavo leccatore. Non avrei mai pensato di essere prescelto anche perche' precisava non trattarsi di una professionista. La conoscenza via mail, dopo aver elencato i limiti ed aver dimostrato di avere esperienza come schiavo leccatore, e' stata breve. La signora non viveva nella mia citta' quindi vi lascio immaginare il cuore come batteva durante il viaggio. Arrivato puntuale suono e mi apre una piacente donna sulla cinquantina, vestita normalmente con indosso un bel paio di stivali neri, che gentilmente mi fa entrare in casa. La casa e' accogliente e mi fa sedere sul divano. Al primo impatto non mi sembra una vera Domina. Mi offre da bere e mi elenca cio' che adora del bdsm. Inizia poi a farmi un discorso di partecipazione alle spese sui giochetti a disposizione. Ecco la solita mercenaria, che ingenuo che sono, penso io. Ormai sono li' e decido di pagare il contributo.
"Bene schiavo adesso basta chiacchiere, spogliati che voglio vedere come sei fatto."
Mi spoglio e la Padrona dopo avermi osservato mi attacca due pinzette ai capezzoli e mi rifila uno schiaffo vero.
"Ora mettiti a 4 zampe che ti voglio cavalcare."
Con il frustino mi batte con energia sulle natiche e si fa un giretto con il suo servo senza svestirsi. Piano piano si spoglia dopo la cavalcata e si fa sfilare gli stivali con obbligo di massaggio ai piedi padronali.
"Adoro essere leccata per lungo tempo quindi vieni e datti da fare."
Inizio cosi' a leccare vagina e clitoride per una ventina di minuti e mentre la Signora si rilassa sdraiata sul letto comodamente gustandosi un video erotico, ogni tanto fa partire una frustata sulla schiena per dare il ritmo a velocita' ed intensita'. Mi sento piacevolmente un oggetto nelle sue mani non curandosi affatto di me. Sono sempre stato attratto da una situazione dove la dominante pensa solo al suo piacere.
"Lecchi meglio di una lesbica ma dove hai imparato? Adesso basta,fammi venire, voglio godere con il tuo membro".
Non mi resta che obbedire e faccio il mio dovere nella classica posizione del missionario da lei prescelta. Riesco egregiamente a non venire in modo da prolungare l'estasi. Inizio a sudare ed a faticare fino ad arrivare al culmine del suo piacere. Dopo aver goduto mi fa rimuovere tutti gli umori, mi toglie le pizette e decide di chiudere gli occhi per una decina di minuti collocandomi ai piedi del letto in attesa.
"Adesso sdraiati sul letto che ti voglio legare."
Vengo legato mani e piedi ben bene alle estremita' del letto e bendato. Che gioco vorra' fare adesso? Non mi piace essere legato e bendato da persone estranee ma voglio fidarmi e cosi' non mi lamento.
"Hai mai succhiato un membro vero?"
"No Signora."
"Ma ti piacerebbe?"
"Non so."
Ma perche' fa domande di questo genere ? Ad un certo punto sento dei rumori sul letto e mi trovo in bocca un fallo di gomma ma sbagliavo, era di carne. Me ne rendo conto non appena mi viene tolta la benda. Sotto il letto aspettava l'intervento un amico della Signora che voleva partecipare al gioco senza autorizzazione. La sorpresa inutile dire e' stata grande. Ero combattuto se arrabbiarmi o stare al gioco ma nel frattempo prendevo tempo e non reagivo. L'uomo sulla trentina senza dire una parola continuava a farsi succhiare il membro. Un ordine secco della Padrona arriva e mi convince di stare al gioco nonostante l'imbarazzo.
"Fai godere e venire il mio amico, schiavo."
In preda all'emozione per la insolita situazione eseguo l'ordine facendo esplodere eiaculandomi sul petto l'ospite non previsto che una volta finito se ne va velocemente fuori casa senza salutare. Senza perdere tempo la Signora avendo un'esigenza mi prende per il collare che mi aveva messo prima di bendarmi e mi spinge a terra.
"Mettiti in ginocchio e seguimi che devo urinare"
Mi porta in bagno e mi fa sdraiare nella vasca usandomi come suo wc facendomi poi pulire bene con la lingua la patatina. Inutile dire che ho dovuto ingoiare la sua pioggia dorata.
"Ti permetto adesso di masturbarti e venire dato che hai pulito tutto bene."
Non ci vuole molto a questo punto a raggiungere l'apice del piacere. Una volta rivestiti andiamo in cucina dove mi permette di bere.
"Bravo schiavo, oggi mi sei piaciuto, chiamami la prossima settimana che ti uso per le mie amiche. ogni fine settimana faccio delle feste e mi serve un bravo leccatore. Ovviamente non devi contribuire ma devi farle godere altrimenti ti aspettano dure punizioni."
"Le faro' sapere Padrona."
La saluto ed esco di casa un po' frastornato. Sono stato usato, ho pure contribuito alle presunte spese ma non sono pentito, oltretutto il gioco potrebbe ampliarsi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarā nostra premura riesaminare questo racconto.
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